Abbiamo vissuto insieme il 29 aprile una serata per celebrare la settimana italiana delle danze sacre in cerchio che come Associazione Istarion d.e.a. abbiamo scelto di arricchire con testi e racconti che fanno conoscere la nonviolenza oggi.
Nella serata abbiamo anche promosso la Campagna di obiezione alla guerra promozza dal Movimento Nonviolento per scegliere di contribuire con un segno concreto di impegno, sempre ricordando che la pace comincia da me, chiede di essere preparata e costruita, insieme!
La serata è stata aperta dalle parole di Alex Langer
"(...)Contro la guerra, cambia la vita: le guerre scoppiano "a valle", quando tutta una infausta concatenazione di soprusi, violenze e fallimenti si è già prodotta e sembra diventata irrimediabile; i popoli, la gente comune, sono poi chiamati a pagare il conto finale senza aver potuto intervenire sulle singole voci che lo hanno via via allungato. Ma dinnanzi al fallimento della politica e della negoziazione, che sfocia nella guerra, bisognerà pur rafforzare gli "anti-corpi" a disposizione di ogni singola persona per prevenire le guerre e per non lasciarsene, comunque, catturare, una volta che sono scoppiate. Se tutto uno stile di vita (consumi, produzioni, trasporti, energia, banche...) nel quale siamo largamente coinvolti, per potersi perpetuare ha bisogno di condizioni assai ingiuste che regolano le relazioni tra i popoli e con la
natura, bisognerà dunque intervenire "a monte" e mettere in questione la nostra partecipazione (anche individuale) ad un "ordine" economico, politico, sociale, ecologico e culturale che rende necessarie le guerre che lo sostengono.
Se il consenso alla guerra (sotto forma di nazionalismi, razzismi, pregiudizi, stereotipi, ecc.) può con tanta facilità diventare maggioritario - non certo soltanto tra "fondamentalisti islamici"..! - si dovrà intervenire anche qui "a monte" ed allargare una solida base ideale e culturale di disposizione alla pace ed alla convivenza, disintossicando cuori e cervelli.
Se è considerato scontato che, una volta scoppiata la guerra, non resta che allinearsi ed arruolarsi (materialmente e culturalmente), bisognerà pur che qualcuno lavori per suscitare e consolidare scelte di "obiezione alla guerra". Sono dunque tante le forme di azione che si possono scegliere per "cambiare la vita di fronte alla guerra", nel senso di negarle ogni consenso e sostegno e nel senso di farle mancare -
ognuno - almeno un pezzettino di apparente giustificazione.Lorem Ipsum è un testo segnaposto utilizzato nel settore della tipografia e della stampa. "
CONTRO LA GUERRA CAMBIA LA VITA (Alex Langer)
1.12.1990, Da "Terra Nuova Forum" Roma, gennaio 1991
per conoscere di più il Movimento Nonviolento:
https://www.nonviolenti.org/cms/
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