ETÀ CONSIGLIATA: 9-14 anni |
Attraverso i linguaggi teatrali, facendo riferimento soprattutto alle tecniche di narrazione ed al teatro dell’oppresso questo percorso si propone di avviare nei ragazzi un processo di consapevolezza sul fenomeno del bullismo e di potenziare i fattori protettivi dell’insorgere e del dilagare di tale fenomeno promuovendo il comportamento pro sociale, l’atteggiamento empatico e la capacità di di risolvere i conflitti in maniera creativa e nonviolenta. In un’ottica di Peer educazion alla fine del laboratorio i ragazzi giungeranno a realizzare uno spettacolo inter-attiva che intreccia narrazione e teatro-forum da presentare alle altre classi. Le due fasi del porcorso possono esser anche realizzate da due gruppi differentie poi intrecciate.
Fase 1: Laboratorio di Narrazione
“Johnni , un ragazzo tranquillo di 13 anni era diventato una specie di gioco per i suoi compagni di classe. Questi lo tormentavano, gli rubavano i soldi,
lo costringevano ad ingoiare erbacce e latte misto a detersivo, lo picchiavano nel bagn,o gli legavano le stinghe intorno al collo e lo portavano
in giro come un cagnolino. Quando i torturatori di johnni furono interrogati sulle loro prepotenze, affermarono che perseguitavano la loro vittima,
perché la cosa, dissero testualmente era divertente.”
(Dan Olweus, Bullismo a scuola, Giunti 1996)
I ragazzi avranno occasione di ricercare testimonianze, episodi di cronaca; sentenze giudiziarie, racconti letterari
(ad esempio ”L’inventore di sogni” di I.McEwan) sul fenomeno del bullismo e attraverso le tecniche del teatro di narrazione contemporaneo,
i giovani apprenderanno ad intrecciarle in un copione narrativo avvincente per poi far “esplodere” la parola dalla pagina scritta, a darle voce
e corpo rendendola emozionante per chi racconta e per chi ascolta.
Fase 2: laboratorio di teatro dell’Oppresso
“Non basta aver coscienza che il gruppo deve esser trasformato, bisogna trasformarlo ” (Augusto Boal)
Il teatro dell’Oppresso (t.d.o)è un metodo teatrale inventato e sviluppato da Augusto Boal negli anni '60, prima in Brasile e poi in Europa, e ora
diffuso in tutto il mondo, che usa il teatro come linguaggio, come mezzo di conoscenza e trasformazione della realta' interiore, relazionale e sociale.
E' un teatro che rende attivo il pubblico e serve ai gruppi di "spett-attori" per esplorare, mettere in scena, analizzare e trasformare la realta'
che essi stessi vivono.
Utilizzando le tecniche del t.d.O accompagneremo i ragazzi e le ragazze ad analizzare il fenomeno del bullismo e ad allenarsi attorialmente per
realizzare uno spettacolo di teatro forum da presentare ai compagni.
Il teatro forum è una delle tecniche del TdO che prevede la presentazione di una scena problematica come stimolo e l'intervento degli "spett-attori"
per risolvere la situazione o comunque cercare delle strade alternative possibili, tramite la loro sostituzione al Protagonista. Si tratta di una scena
teatrale che rappresenta una situazione negativa, oppressiva. La scena è presentata una prima volta, quindi il pubblico è chiamato a intervenire e cercare
alternative e soluzioni, sostituendosi inizialmente al solo Protagonista. Nel caso del Bullismo ad esempio, gli spettatori potranno provare a sostiuire
la “Vittima” per tentare altre modalità di liberazione ma poi potranno anche tentare di prendere il posto dei compagni che assistono e non fanno niente.
Il conduttore del Forum, chiamato Jolly, non giudica i diversi interventi ma interpella il pubblico sulla realtà ed efficacia delle soluzioni proposte,
problematizzandole.
15 incontri di 1h e mezza per ciascuna fase di laboratorio
Dott.ssa Tosi Valentina (Pedagogista, attrice, formatrice del teatro dell’Oppresso, danzamovimentoterapeuta ad indirizzo antropologico-simbolico, laureata con lode in Scienze della formazione con una tesi sulla prevenzione del bullismo a scuola e specializzata in Psicologia della pace)
Dott.sa Goldoni Chiara (Attrice, pedagogista, operatrice teatrale, Formatrice del teatro dell’Oppresso, narratrice)